mercoledì 10 settembre 2008

Mikael Niemi - Musica rock da Vittula


Ecco uno di quei libri che ti consigliano caldamente e che non hai mai sentito nominare (e che forse proprio per questo pensi che possa valerne la pena, visto che non è il classico "l'han letto tutti quindi è bellissimo").
Il romanzo si apre con una scena d'alta montagna, la scalata di una cima nepalese, tra freddo e ghiaccio e già la mia mente cade in fibrillazione: montagna e musica nello stesso libro, non posso che andare avanti fiondata nella lettura!
Ed ecco dipanarsi una storia dove, quasi inutile dirlo, la maggior parte di noi riesce a identificarsi: le scoperte che portano dall'infanzia all'adolescenza, i dubbi e i colpi di testa, ma soprattutto... la musica!
Non poteva arrivare un pungolo più pressante, in un momento di bilancio e di voglia di fare come questo, per tornare a pensare seriamente alla musica.
E se un libro è in grado di raschiare l'animo riacutizzando desideri e passioni, non può altro che essere un libro bello, semplicemente bello.
Se poi è anche scritto magistralmente, con alcune metafore che lasciano veramente a bocca aperta, vale sul serio la pena di leggerlo. E di ascoltarlo.

martedì 2 settembre 2008

Alessandro Baricco - Novecento. Un monologo


Ho letto il libro in una mattinata di mare, dopo aver visto un paio di volte La leggenda del pianista sull'oceano, uno di quei film che capita di guardare per caso per poi innamorarsene perdutamente.
Per quanto mi avessero già detto che il libro altro non è che il monologo che si snocciola lungo il film, è stato comunque sorprendente rivivere l'atmosfera, i suoni e le sensazioni attraverso le frasi brevi ed efficaci di Baricco. Il testo contiene il ritmo stesso della musica che riempie il film, tanto da dare l'impressione che gli spartiti siano nati come conseguenza diretta del ritmo narrativo.
Non mi rimane che riguardare il film, per farmi trasportare un'altra volta dalle note convulse e commoventi del jazz.